Bio


SINTESI DELLA BIO:

Mi chiamo PARIDE e sono un musicista e tecnico del suono milanese più o meno quarantenne. Per la precisione scrivo, canto e realizzo produzioni musicali audio video.
Io sono cresciuto col cantautorato italiano, col pop e col rock n’ roll, in particolare col punk e col metal.
Diplomato come perito in elettrotecnica e automazione presso l’ I.T.I.S Torricelli, una delle scuole più tamarre della città, ho frequentato poi la scuola Civica per la Produzione Cinematografica e Televisiva, meglio conosciuta come ‘SCUOLA del CINEMA’ dove mi sono specializzato come tecnico del suono e tecnico video.

Ho lavorato in tv e in radio per circa un decennio, principalmente come fonico e per un paio di annetti presso Lucky Music Network, il più importante negozio di strumenti musicali cittadino.
Nel periodo attorno alla metà dei 2000 ho ideato, prodotto e stampato un paio di numeri della free press musicale ‘Metropolitan Music Arts’ a i quali però non ho dato un seguito…
L’ esperienza, in una fase successiva, mi ha portato a collaborare col periodico di informazione audio e video ‘Monitor’, per la scrittura di alcuni articoli e recensioni.

Posso vantare parecchie esperienze lavorative di ‘montaggio e smontaggio’ grandi o piccoli palchi, per cifre estremamente irrisorie, così come d’ averli calcati in svariati locali sperduti, anzi sperdutissimi della penisola, spesso scarsamente frequentati e qualche volta sporchi e maleodoranti: pub nelle periferie più malfamate, centri sociali, case occupate, così come circoli arci, circoli delle bocce, etc etc…
Per fare i miei concerti con le mie bandz, ho accettato tutto o quasi tutto e ne sono felice !!

Partendo dalle basi di acustica e di ripresa sonora acquisite alla scuola Civica, ho continuato a studiare per conto mio, con l’ obiettivo di riuscire a essere completamente autonomo nella realizzazione delle mie Produzioni Musicali. Dopo qualche demo per amici e per i primi clienti paganti, una volta raggiunto questo obiettivo [nonostante non si possa mai dire di aver imparato questo lavoro] ho deciso di aprire una Partita Iva e di allestire uno studio per cominciare questa mia nuova attività.
Ecco perché ho aperto questo sito !!


BIO ESTESA E INFLUENZE MUSICALI:

Era il 26 novembre del 1977, era l’anno del Punk ma io non lo sapevo e mi limitavo a nascervi. Sagittario, ascendente capricorno, madre pugliese e padre milanese. Mio padre ascoltava i Black Sabbath, mia madre Baglioni. Io invece piangevo, non so perché ma piangevo… Claudio Baglioni mi faceva quest’ effetto !! Neanche fossero Joy Division. Attorno a i tre, quattro anni vivo ciò che sarà il mio primo ricordo musicale di cui sono cosciente: la mia prima esperienza con un giradischi, nel mio salotto di Lambrate… Per la prima volta sperimento la sorprendente forza d’ attrazione di quell’aggeggio roteante, sentivo qualcosa spingermi esattamente nella direzione di quel piatto girevole che, soltanto negli anni successivi, ho avuto la maniera di scoprire contenesse ‘Mrs Robinson’ di Simon n’ Garfunkel.
Mi sentivo completamente connesso a quell’affare e le vibrazioni fortissime che sentivo col mio corpo bambino, hanno fatto immediatamente nascere dentro di me un pensiero semplicissimo, quanto primordiale: ‘eh la Madonna che figata !!’
Passano i mesi e io mi scopro già un grandissimo fan del ‘gatto con gli stivali’ e di Adriano Celentano, i cui 45 giri letteralmente consumavo nel mio mangiadischi portatile.
A circa 6 anni ho comprato il mio primo disco, ‘Self Control’ di Raf, poi arrivarono i Righeira, poi Europe, Bangles e Franco Battiato: eravamo ormai entrati pienamente negli anni 80 !!

Attorno a me sentivo ascoltare di tutto: Beatles, Pink Floyd, De André, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, ma anche Al Bano e Romina Power, Fred Bongusto, Toto Cutugno e tutte quelle melodie sanremesi che, in quel perodo, erano patrimonio comune di ogni italiano.
Erano gli anni del Festivalbar e io mi innamorai di ‘Oro incenso e birra’, disco pluripremiato di Sugar Fornaciari. Poi, agli inizi dei ’90, dopo una breve parentesi dance che durò il tempo di un’estate, una fresca mattina di dicembre ho acceso per caso la televisione.
La mia prima azione… quasi un riflesso condizionato, è stata schiacciare il tasto 8 del telecomando dove era sintonizzato il canale musicale ‘Videomusic’.
Ecco arrivare senza preavviso, come una sberla, la tipica esperienza che ti cambia la vita: Iron Maiden !!
Esattamente coloro che sarebbero diventati da lì in avanti il mio primo amore travolgente dell’ adolescenza: cinque metallari inglesi e ‘Holy Smoke’, un video talmente kitch che da lì in avanti, per parecchio tempo, non ho mai smesso di cercare, ogni giorno e in maniera compulsiva.
Avevo 13 anni e da quel momento non ho più capito nulla !! Ho cominciato a comprare tutto di loro, ‘Killers’, ‘The number of the beast’, ‘Somewhere in time’… li ascoltavo tutto il giorno e di continuo. Le loro cassette nel walkman la mattina per andare a scuola e il pomeriggio per fare i compiti, le sere invece, le trascorrevo tra i ritagli delle riviste musicali e i primi tentativi di tradurre i loro testi. Mi sentivo un ragazzino trasgressivo e fuori da i canoni: avevo scoperto l’ Heavy Metal !!
Una volta comprato tutto dei Maiden ho cominciato a conoscere altre bandz: Anthrax, Metallica, Megadeth, poi il punk dei Sex Pistols, i Misfits, i Dead Kennedys, i Cccp… Grandissimi !!
Poi i Bad Religion e il punkrock californiano, i Descendents e poi tante altre cose che per me erano nuovissime: i Faith No More, i Tool, i Pantera, i Ministry e il metal industriale in genere… Poi Nirvana, Alice in Chains, Primus, etc, etc… Iniziava così il periodo dei miei sabati pomeriggio trascorsi alla Fiera di Senigallia oppure in giro tra i negozi di dischi del centro.
Maglietta, jeans strappati, anfibi, capelli da pirla e quel desiderio esplosivo di conoscere tutto ciò che faceva parte di quell’ universo.
Poi, finalmente il primo live: ’93, Assago Forum, Iron Maiden… E’ stato meraviglioso !! Ne seguiranno molti altri e di altre bandz.
Con i primi concerti, aveva cominciato a crescere in me, un desiderio che era diventato ormai una necessità: formare un gruppo tutto mio !!

Io, Eric, Mattia e Muzzi decidiamo di formarne uno.
Cover dei Misfits, dei Crass e qualche canzone nostra un po’ abbozzata, molto abbozzata. La prima, ‘Cumuli di Cemento’, ci era stata regalata da Federico, un nostro grandissimo amico che suonava già da molto tempo. Io ho scritto soltanto il testo e la melodia della voce.
Le sale prova di Rozzano diventano il nostro quartier generale e scopriamo immediatamente quanto è bello essere dei sedicenni, suonare tutto il giorno, senza remore, senza rimorsi, senza limiti, completamente liberi… liberi di fare cagare !! Non c’ era uno di noi che andasse a tempo…
Ognuno incolpava l’ altro e l’ altro si giustificava col classico ‘io non mi sento’ ma alla fine tornavamo a casa sempre felici e contenti.
Poi, come sempre accade nelle bandz, c’ era sempre qualcuno del gruppo che voleva cantare al posto tuo…
Quindi i Nuclear Dust si polverizzano.

Era il ’97… Bruce Dickinson aveva già lasciato gli Iron Maiden, gli 883 imperversavano nelle classifiche e il grunge era già in overdose. Nel frattempo è arrivata la techno e mi è piaciuta, mi è piaciuta parecchio !! Però, nulla a confronto col Punk Hard Core e mi getto nel pieno del fervore della scena milanese di quegli anni. Quindi formo i Degrado con Checco, batterista from Maglie, Samuel detto ‘Isacco’ bassista e mio compagno delle elementari, Solazzi alla chitarra [una Gibson SG] ribattezzata per ragioni di assonanza ‘Diavolazzi’ e a completare Simone, jolly e polistrumentista salentino.
Registriamo una demo, un po’ di concerti, alcuni esaltanti, altri non molto.
Le copie del nostro demo finiscono rapidamente, ma non si sa tutt’ora chi sia stato a rubarle…
Un po’ per i miei impegni scolastici, un po’ per quelli lavorativi di alcuni componenti del gruppo, la banda tartaglia, i componenti si scazzano, io parto per il Canada e i Degrado per l’ appunto si degradano.

In quegli anni studiavo alla ‘Scuola Civica di Cinema’ [adesso Istituto Luchino Visconti] dove ho acquisito i primi fondamenti di acustica e le basi della ripresa audio dal mitologico Prof. Claudio Guglielmotto [si firmava G8], un luminare della registrazione e del mixaggio applicati alla musica Classica e all’ Opera lirica, delle quali era letteralmente un fanatico. Mixava leggendo il pentagramma con le partiture dei vari strumenti.
Quindi io, un metallaro punkettone techno oriented, non smetterò mai di ringraziare quell’ arzillo e minuto vecchietto piemontese per avermi fatto sorbire [e mi auguro assorbire] tonnellate di Donizetti, Brahms e Debussy.

Parto per Toronto [la capitale canadese] con alcuni compagni di scuola e torno da Toronto dopo circa sei mesi con la convinzione di dover dedicare quanto più tempo alla Musica, a riformare un gruppo e a migliorare le mie capacità sia tecniche che canore.
Comincia così un lungo periodo di studio e di pratica. Trascorrevo ogni sera, d’ estate, d’ inverno, con la neve o con temperature polari, al parchetto sotto casa mia, assieme al mio fidato compagno di avventure musicali Gianpaolo Scaglia, a suonare, a cantare e a registrarci. I risultati non erano dei migliori !!
Intanto mi guadagnavo da vivere facendo il fonico a Milan Channel, una rete televisiva tematica, oserei dire mono ‘tematica’.

In quegli anni io e Scaglia formiamo i Tarzan Hell. Guccio al basso, Diego ‘Erman’ Di Vittorio e Maxi Boldi alla chitarra, mio cugino Davide alla batteria, io e sghebbia [Paolo Scaglia] rispettivamente voce e chitarra.
In principio testi demenziali, chitarre distorte, birre, canne e tanto bordello ma poi cominciamo a porre le basi di quelli che saranno i nostri progetti musicali futuri.
Attorno alla metà degli anni 2000 registriamo un bel demo al Massive Art, studio di proprietà del nostro carissimo amico Bicio. Le canzoni erano belle… nell’ intenzione, ma c’ era qualcosa da risolvere e non capivamo che cosa.
Intanto che ci pensavamo, sia io che sghebbia abbiamo capito che era il caso di studiare un po’ di più. E così abbiamo fatto. Rispettivamente studiavamo canto e chitarra, perchè non si poteva dare la colpa alla registrazione che, dal punto di vista della qualità audio, era davvero ottima !!

Per quanto riguarda le influenze musicali, quelli sono gli anni in cui mi sono appassionato sempre di più al cantautorato italiano, ho riscoperto Celentano, approfondito Modugno, Faber, Tenco, Endrigo e Ivan Graziani…

Passano i mesi, gli anni, le case, le ragazze, lavori differenti e ci ritroviamo nel 2008 a costruire una sala prove nel mio garage. Lana di roccia, carton gesso, montanti, pannelli fono assorbenti, viti, trapano, silicone, etc, etc… tutte cose tanto nuove quanto fondamentali se cerchi di tenere fede alla tua filosofia del ‘do it yourself’ ma che poi diventano una necessità se non c’ hai una lira.
Dopo un po’ di mesi di assiduo lavoro, pronta la sala, trovati i musicisti, creiamo La Fonderie.
Con Om alla chitarra, Mattia Martini alla batteria, enrics al basso, ci diamo dentro parecchio e nel giro di un paio di annetti, tra cambi di formazione [L. Muscari, poi Davide from IoDrama? alla chitarra], riusciamo a tirare fuori primo e secondo disco. Abbiamo unito le forze e deciso di investire qualcosa di cospicuo per riuscire a ottenere dei buoni risultati nella produzione. Io mi occupavo sempre di registrare le tracce e il mixaggio lo abbiamo affidato a Gaetano e Adil del Massive Art… Ci accorgiamo immediatamente del grandissimo salto di qualità, sia sul piano musicale che dal punto di vista produttivo. Quindi, decidiamo di mettere qualcosa in più sul piatto e di promuovere con Lunatik il disco appena nato, dal quale estrarremo tre Videoclip [presenti alla pagina I Miei Video].
Regia di Erman a coordinare Maxi e Guccio, ossia i componenti del gruppo precedente che nel frattempo hanno aperto una casa di produzione Video.
Le riprese sono state fatte da Stefano Castiglioni, fratello di Samuel [bassista dei Degrado…], quindi tutto in famiglia !! Poi Sofia, Giulia, Tiffany, Francesca e Livio alla grafica.
Ottime recensioni, qualche passaggio in radio e tv, finalisti a Italia Wave, una trentina di concerti e La Fonderie non regge alla temperatura di fusione.
L’ entusiasmo svanito ci porta a riascoltare le cose con orecchie differenti, bisogna crescere e portare le canzoni a un livello più alto, forse dovrei ricominciare a studiare…
Quindi comincia ad accarezzarmi l’ Idea, che diventa col tempo una convinzione, che sarebbe meglio imparare a mixare: sentivo la necessità di riuscire a tenere sotto controllo l’ intera produzione artistica. Perchè, insomma… non si può dare sempre la colpa al fonico, non si può sempre sparare sul pianista !!
L’ unica perplessità riguardava i mezzi tecnici a mia disposizione, quanto contano ‘le macchine’ supercostose che posso trovare in uno studio vero?

Questo è il momento di Lucio Battisti, Dalla, Rino Gaetano e dei Beatles.
Per fortuna mi sono tenuto alla larga da alcuni dei loro dischi, in maniera da poterli ascoltare poi, nei momenti di magra.

Ricominciamo da capo… Provini, riflessioni, tristerie varie e alla fine si aggiungono alla banda Michele Battaglini [meglio conosciuto come ‘il gatto’], un grandissimo valore aggiunto, già bassista nel gruppo della mia ex fidanzata Samuela Schilirò, seguito poi dall’ arrivo di un numero imprecisato di batteristi e chitarristi.
Quando aggiungiamo, in maniera definitiva alla combriccola, il chitarrista Giancarlo Gabbanella from Gallicano nel Lazio, diventiamo ‘Le Case Su Marte’ e diamo alla luce ‘Ritornerà come la primavera’, una canzone prodotta da Massimo Luca, un grandissimo produttore artistico che ha scritto pagine fondamentali della musica italiana e che, cosa non da poco, è stato il chitarrista di alcuni tra i migliori artisti italici, ad esempio Lucio Battisti.
Conoscevamo Massimo da qualche anno, ci siamo incontrati nell’ estate del 2008 in Calabria. L’ occasione è stata quella della nostra partecipazione all’ iniziativa ‘Music Village’: una settimana di musica, concerti e workshop, organizzata per fare incontrare produttori e musicisti provenienti da tutta la penisola italica.
Posso dire con tutta onestà che ci siamo accorti immediatamente che avevamo a che fare con una persona decisamente fuori dal comune, con un immensa esperienza, un intelligenza acuta e una sensibilità sia musicale che umana che pochi hanno.
Mi ha insegnato davvero moltissimo e lo ha fatto soltanto per amore della musica e per la sincera amicizia dalla quale siamo legati.
Credo di poterlo considerare, senza troppa retorica il mio Maestro, così come mio padre lo è stato nella Vita… lui lo è stato nella Musica !! e ne ho tutt’ ora tante di cose da imparare da loro…

Dicevamo… ‘Ritornerà come la primavera’, era una canzone molto più spensierata delle precedenti e testimoniava la mia necessità di uscire da un periodo un po’ di merda. Alcune parti [la batteria e alcune chitarre ] le ho registrate io e le altre Paolo Iafelice dell’ Adesiva Record che ha poi mixato il brano.
Di sicuro la canzone suonava molto molto bene, meglio delle precedenti, questo grazie alla produzione artistica di Max e al mixaggio di Paolo. Però c’era qualcosa che non mi convinceva. Avevamo intrapreso una direzione eccessivamente soft, la canzone lo imponeva, ma questa direzione non la sentivo completamente mia.
Nonostante ciò ne abbiamo estratto un Videoclip [I Miei Video] al quale hanno lavorato Maxi, Guccio e Erman, artefici dei video precedenti.
In una fase immediatamente successiva sono entrati nel gruppo Vincenzo Marra [from Napoli] alla batteria e Costantino Taglialatela [from Napoli] alle tastiere, divenute ormai una necessità per riuscire nell’ intento di allargare l’ orizzonte sonoro delle nuove canzoni.

Da un po’ di tempo avevo l’ impressione che le possibilità di suonare dal vivo nella nostra città fossero un po’ diminuite, e da lì volevo ripartire.
Quindi ho deciso di cominciare a organizzare , direttamente io, le serate in cui suonare.
Grazie all’ ausilio del mio collaboratore e socio Toto Maisano, abbiamo cominciato a programmare ‘All The Sound You Can Drink’, un micro festival permanente che per circa un paio di annetti, quasi ogni sabato, ospitava quelle che ritenevamo essere le realtà più interessanti del panorama musicale cittadino. L’ orientamento artistico era quello del rocknroll, del pop e del cantautorato italiano e lì in mezzo, con Le Case su Marte, ci trovavamo a casa nostra.
L’ affluenza era promettente, talvolta sorprendente, l’ atmosfera, in assoluto, era familiare ma dal punto di vista organizzativo era un grandissimo sbattimento !!
Quindi, con la complicità delle questioni personali mie e di Toto, abbiamo lasciato parcheggiati i nostri propositi, con la speranza di poterli riavviare in tempi migliori…

Nel giradischi la musica continua a girare e questo è il periodo di Sade, di Elvis, dei Black Sabbath, di Iggy Pop e di Bowie.

Intanto comincio a lavorare a delle nuove canzoni, consapevole, negli ultimi periodi, di aver trascurato un po’ l’ aspetto creativo. Da parecchio tempo sentivo la necessità di esprimere quelle emozioni che avevo trattenuto negli ultimi anni, che sono stati, dal punto di vista emotivo, di sicuro un po’ complessi. In una maniera o nell’ altra le dovevo ‘vomitare’ fuori. Quindi è stato spontaneo rafforzare quelle sonorità in cui ormai faticavo a riconoscermi.
L’ obiettivo era quello di fare un disco che spaccasse, senza dover mediare nè con le necessità economiche, in base alle quali dover scegliere uno studio più o meno costoso, nè con le esigenze artistiche che, nel mio gruppo, molti esprimevano ma che non avevano la costanza di perseguire.
Per fortuna, da un po’ di tempo, investivo tutte le mie risorse economiche per migliorare le condizioni tecniche del mio ‘studietto’ e quando mi sono trovato a pensare dove e come muovermi, per registrare un nuovo disco, ho fatto un paio di calcoli e ho capito che mi conveniva darmi una mossa. Era necessario fare lo sforzo di un ulteriore upgrade nella strumentazione e ricominciare a studiare, sta volta per davvero…
L’ obiettivo era finalmente quello di produrmelo completamente io e di utilizzare questa esperienza per creare le basi di un successivo sbocco professionale.
In fondo, l’ Unica Maniera per riuscire a tenere tutto sotto controllo, era quella di prendermi tutta la responsabilità dei risultati.
Per fare pratica ho cominciato a registrare qualche demo e con i proventi di questi lavori ho iniziato a implementare i mezzi tecnici del mio studio.
Nel Giro di qualche settimana ho conosciuto Lawrence, un bravissimo chitarrista col quale ho iniziato a lavorare all’ arrangiamento e alla produzione delle canzoni per i miei primi clienti e, nel frattempo, visto che ci siamo trovati davvero molto molto bene, ho commissionato a lui la registrazione di tutte le chitarre del disco che mi accingevo a produrre.
Io ho scritto interamente i brani e ho arrangiato tutte [o quasi] le parti dei vari strumenti, migliorandole poi col Gatto, Vincenzo e Lawrence.
L’ attività dello studio comincia a prendere piede, il mio disco prende forma, faccio ascoltare la pre produzione a Massimo Luca che approva e mi da qualche consiglio [fondamentale] e, nel giro di qualche giorno, comincio le registrazioni.
Intanto, il mio bassista parte per la Thailandia, mi lascio con la fidanzata e arriva il Covid.
Per fortuna, con qualche mese d’ anticipo, mio padre mi aveva proposto di vendere il box e di acquistare un negozio. Abbiamo trovato un occasione e, con l’ arrivo del primo lockdown, io e Renato [un mio parente costruttore edile] avevamo già cominciato i lavori di ristrutturazione.
Quindi, ero impegnato ogni giorno e avevo un alibi di ferro per uscire…
Mi son fatto un culo bestiale e in un anno e mezzo di lavoro, come tecnico del suono e come manovale, sono riuscito a portare a termine entrambe le cose.
Prima l’ album e mi sento decisamente molto più leggero. Madonna… è stato letteralmente un parto !!
Poi, circa sei mesi dopo, sono riuscito a completare l’ opera di ristrutturazione.
A proposito, parlando di emozioni da dover vomitare, il disco s’ intitola: ‘L’ importante è vomitare’ appunto, sono 8 canzoni completamente nuove e finalmente… mi esaltano !!
Le ho prodotte tutte io, tranne una [quella che preferisco] Max.
Per quanto riguarda invece il mio studio, da qualche giorno, ho fatto tutte le prove dei collegamenti audio. Adesso, sia la regia che la sala di ripresa, sono completamente pronte !!
Mi preparo quindi alla prossima apertura…

Con sincerità, non vedo l’ ora di mostrarvi i risultati !!